Archive for gennaio 2012

Castel Sant’Angelo, il possente monumento che incarna la storia e l’identità di Roma

gennaio 20, 2012

Da duemila anni si specchia nelle acque del Tevere la massiccia mole di Castel Sant’Angelo; detto anche Mausoleo di Adriano, è uno dei celebri monumenti di Roma. Si trova sulla sponda destra del fiume, nel rione Borgo ed è collegato allo Stato del Vaticano attraverso un corridoio fortificato detto ‘passetto’. La storia di Castel Sant’Angelo segue quella di Roma, accompagnando le sue vicende, in un percorso in cui passato e presente appaiono indissolubilmente legati. Castel Sant’Angelo incarna infatti nei solenni spazi romani, nelle possenti mura, nelle fastose sale affrescate, l’identità della Città Eterna. Edificato intorno al 123 d.C. come sepolcro per l’imperatore Adriano e la sua famiglia, nel 403 circa venne incluso nelle mura aureliane e assunse la funzione di castellum, baluardo avanzato a protezione della città e per questo motivo numerose famiglie romane se ne contesero il possesso. Nella seconda metà del XIII sec. il Papa  Niccolò III Orsini fece realizzare il Passetto di Borgo, che collega il Vaticano al Castello, in una continuità fisica ed ideale. Dal 1367 le chiavi dell’edificio vennero consegnate a papa Urbano V, per sollecitare il rientro della Curia dall’esilio avignonese e da questo momento le sorti di Castel Sant’Angelo furono indissolubilmente legate a quelle dei pontefici, che lo adattarono a residenza in cui rifugiarsi nei momenti di pericolo. Grazie alla sua struttura solida e fortificata e alla sua fama di imprendibilità, il Castello ospitò l’Archivio ed il Tesoro Vaticani e, tra le mura della splendida dimora rinascimentale, lavorò anche Michelangelo. L’edificio venne anche adattato a tribunale e prigione e, con il mutamento della sua funzione, l’aspetto e l’impianto del Castello vennero rimodellati attraverso una lunghissima serie di interventi che si snodarono nel corso di quattro secoli. La sua movimentata storia e le sue trasformazioni si rispecchiano nel complicato intrico di sotterranei, ambienti, logge, scale e cortili che costituiscono l’attuale assetto del Castello. Oggi Castel Sant’Angelo rappresenta un polo attivo della realtà culturale capitolina, in grado di catalizzare l’interesse di milioni di visitatori che qui accorrono per visitare le suggestive sale, ammirarne le preziose collezioni di dipinti e manufatti e godere delle numerose esposizioni e mostre temporanee che si avvicendano durante l’anno.

Un San Valentino romantico a Roma, città dell’amore, con una visita ai Giardini Vaticani

gennaio 12, 2012

Roma è una delle città più romantiche del mondo e il luogo ideale in cui trascorrere una meravigliosa vacanza di San Valentino, la festa degli innamorati. Tra l’altro, su iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il 14 Febbraio si entra nei musei di Roma con un solo biglietto. Molte, come sempre, le interessanti mostre che Roma propone e nel 2012 (e per tutta la durata dell’anno) aprono anche al pubblico i Giardini Vaticani, oasi sacra racchiusa dalle mura della città del Papa. Per una coppia girare tra le grotte, le fontane, le antiche mura, gli alberi secolari e i frutteti del giardino è sicuramente una delle visite più romantiche che si possano immaginare. Grazie all’iniziativa promossa dall’Opera Romana Pellegrinaggi  in collaborazione con il Governorato della Città del Vaticano questi percorsi non sono più appannaggio per gruppi di visitatori, ma possibili per singoli visitatori tutti i martedì, i giovedì e il sabato, ogni mezz’ora dalle 8 alle 13.

Fino a fine gennaio l’ “armonia perfetta” di Mondrian al Vittoriano

gennaio 12, 2012

Si può visitare fino al 29 gennaio a Roma, al Complesso del Vittoriano in Piazza Venezia, la grande mostra monografica di Mondrian dal titolo “L’Armonia Perfetta”. L’esposizione illustra l’ossessione dell’artista per il progresso e la sua volontà di andare oltre l’esteriorità e oltre all’arte figurativa per ricercare una verità più profonda, che l’ha portato, lavorando sulle possibilità di strutturazione per riduzione già contenute nel Cubismo, fino alla pittura astratta e, alcuni anni più tardi, a quello che lui stesso definì Neoplasticismo. Gli elementi della sua pittura sono così ridotti all’essenziale: linee rette, verticali e orizzontali, mai diagonali e il solo utilizzo di colori primari (giallo, rosso e blu) e di non-colori (nero, bianco e grigio).